Caffè, brioche e cultura

“Non è che l’amore faccia girare il mondo; ma fa sì che la vita valga la pena d’essere vissuta.”      K. P. Jones

 

 

Sara Sciutto

Caffè, brioche e cultura

Buon San Valentino a tutti gli innamorati!

Oggi le frasi d’amore si sprecheranno, ma ormai avrete notato che il mio buongiorno mattutino è caratterizzato proprio da una frase. Una frase per ogni giorno, per iniziare bene la giornata o per farci pensare (o magari solo per riconnettere il cervello al mondo esterno).

Shakespeare, tanto per fare un esempio, avrebbe fornito non pochi spunti, ma, vista la giornata speciale, ho deciso di fare un’eccezione e affidare il messaggio del giorno

(Lombardia – Varese) La sindrome Poulain.

Buongiorno a tutti!

Chi di voi ha in mente un film-must che riguarderebbe all’infinito, un pò come quando i bambini vorrebbero sentirsi raccontare centinaia di volte la stessa favola?

Sono certa che quasi tutti abbiamo un ever green e in questo caso il mio coincide perfettamente con il topic settimanale: “Le fabuleaux destin d’Amelie Puolain” , meglio conosciuto come “Il favoloso mondo di Amelie”, diretto e scritto da Jean Pierre Jeunet.

A più di dieci anni dalla prima nelle sale cinematografiche, nel lontano 2001 ormai, il lungometraggio francese continua a collezionare vittime incantate

(Lombardia – Varese) L’avreste mai detto? Innamorarsi a Istanbul.

Buongiorno a tutti!

Visto che questa settimana il topic è l’amore e, per chi ancora non lo sapesse, oggi il post è dedicato a viaggi e itinerari, cosa ne dite di un’idea di fuga per San Valentino?

Se state pensando: “Ecco ci risiamo, adesso si mette a parlare di Parigi…” vi sbagliate proprio! Non voglio mettere in discussione la città dell’amore per antonomasia, perchè davvero non c’è niente di più romantico di una passeggiata sul lungo Senna illuminato o un macarones a Monmartre sentendosi un pò Amelie Poulain; voglio solo sottolineare che

(Emilia Romagna – Bologna) Mercoledì Spettacolo: La Traviata, una grande storia d’amore

Amami, Alfredo, quant’io t’amo… Addio.

La più struggente e insieme sfuggevole dichiarazione d’amore di sempre, nonché una delle arie più note della lirica di tutti i tempi. Violetta deve rinunciare  a una vita felice con la persona che ama, non solo a causa della malattia che la deperisce giorno dopo giorno, ma soprattutto per colpa delle imposizioni sociali secondo le quali una cortigiana sarà sempre una cortigiana. Non c’è possibilità di riscatto, ma solo vergogna e disonore: lei lo sa e lascia andare Alfredo, soffrendo in silenzio. Eppure questa tragedia senza alcuna via di risoluzione non